LINEA D'OMBRA
[Cm]
Questo strano dol[Gm]ore
che non si lascia dire
e che vuole rest[Am]are
e che vuole sparire
che ogni volta scomp[Ab]are
nel sonno di un abbraccio
e ogni volta riapp[Bb]are
nel fruscio di uno sguardo
Quando improvvisam[Fm]ente
tu batti le tue c[Cm]iglia
e diventi qualc[G7]osa
che non ti rassom[Cm]iglia
e che torna lont[Bdim]ano
come un graffio, come una sm[Eb]orfia
una mano strani[Fm7]era
che mi chiude la p[G7]orta
e ti cerco...
e cercarti è trov[Eb]arti
e non trovare niente
ma solo qualche c[D]osa
e mi chiama da sempre
dal fondo di un ab[Cm]isso
dove precipitiamo
e chiama all'improvv[G7]iso
e appare alla lontano
e noi precipiti[Eb]amo
e tutto resta teso
e restiamo aggrapp[B]ati
a un respiro sospeso
e in cima a quel resp[Cm]iro
precipitiamo ancora
verso una notte l[Am]arga
dentro i tuoi occhi chi[G]ari
dove il Tempo si r[C]ompe
e si cade soltanto
e non si sa più D[Bb]ove
e non si sa più Quando
e ti guardo guard[Ab]are
in una melodia
che da un momento all'[G]altro
se ne può tornar via
...e lasciarmi da s[Cm]olo
a morire davv[Gm]ero
nella sala d'aspetto
prima del cimitero
dove si aspetta il turno
preparando i vestiti
mettendoli in val[Gm7]igia
tenendosi puliti
dentro questo no[Fm]ioso
Paese dei Balocchi
che si rompe ogni v[G7]olta
che ti cado negli occhi
e non andare v[Gm]ia
e dammi la tua b[Eb]occa
e dammi i tuoi capelli
e dammi le tue mani...
e tutto questo corpo
che tiene il tuo respiro
e che sei solo tu
e che sei te davvero
e buttamelo addosso
e poi fallo danzare
e fatti maledire
e fatti carezzare
con queste mie carezze
che ti fanno apparire
con queste mie carezze
che sono il modo mio
mentre ti lasci fare
sai che ti faccio Io
non sono nessun altro
e non ti ha fatto Dio
E tu sei solo tu
diversissima e strana
inventata di nuovo
per portarmi lontano
e si diventa tigre
e si diventa pantera
in un silenzio forte
carico del tuo odore
e comincia la danza
noi da sempre danziamo
il Tempo non esiste
noi da sempre ci siamo
e non c'è più la Storia
non ci sono vestiti
ma cadiamo all'indietro
in un volo infinito
Indietro verso l'Alba
che spalanca le porte
perché prima del Giorno
prima, c'era la Notte
un'infinita notte
ed un Prima infinito
che non è più la Morte
e non è solo Vita
ma il tuo corpo che ride
e che poi si abbandona
si fa tenere in braccio
e che si muove piano
e che si fa cercare
teneramente osceno
e che ancora sorride
e ancora si abbandona...
Siamo la Linea d'Ombra
tra la tenebra e la luce
un lungo filo teso
tra la veglia e il sonno
dove da sempre il mare
respira e si richiude
dove la porta è schiusa
la linea d'ombra
Siamo gli equilibristi
di un lungo filo d'oro
teso tra un gesto e un altro
tra un respiro e un respiro
siamo dove ogni cosa
diventa un'altra cosa
siamo nella penombra
siamo la Linea d'Ombra
e dove queste mani
diventano parole
e dove le parole
mi diventano voce
e dove questa voce
mi diventa canzone
che mi ritrovo addosso
e non mi sembra mia
perché c'era da prima
che l'avessi inventata
ed è venuta sola
a farmi compagnia
e per addormentarmi
e per addormentare
come ci si addormenta
nel rumore del mare
In questo corpo chiaro
dove so scivolare
fino a che svaniranno
i segni sulla pelle
e tornerà di nuovo
magari all'improvviso
e dovremo di nuovo
cantare una canzone
a quella strana cosa
che non si lascia dire
a quella strana cosa
che ci fa quel che siamo
questo strano dolore
questo dolore strano.