VECCHIO FRACK
di Domenico Modugno (1955)

E' giunta mezza[Fm]notte si spengono i rumori si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caf[C]fè
le strade son deserte, deserte e silenziose un'ultima carrozza cigo[C7]lando se ne [Fm]va
il fiume scorre lento frusciando sotto i ponti la luna splende in cielo dorme [F7]tutta la cit[Bbm]tà
[Bbm]solo [Fm]va un [C7]uomo in[F]frac
ha il cilindro per cap[C]pello due diamanti per ge[F]melli
un bastone di cris[C]tallo la gardenia nell'occh[F]iello
e sul candido [C]gilet un papil[F]lon un papil[C]lon di seta [F]blu.
Si avvicina lenta[C]mente con incedere ele[F]gante
ha l'aspetto trasogn[C]ato malinconico ed as[F]sente
non si sa da dove [C]viene ne' dove [F]va
chi mai sa[C]rà quell'uomo in [F]frac?
[A]bonne nuit, bonne nuit bonne [Dm]nuit bonne nuit [C]buona[F]notte
va di[Bb]cendo ad ogni [F]cosa ai fa[Bb]nali illumi[F]nati
ad un [Bb]gatto innamo[F]rato che ran[C]dagio se ne [F]va
Lala la [C]la lala la [F]la...
E' giunta ormai [Fm]l'aurora si spengono i fanali, si sveglia a poco a poco tutta quanta la cit[C]tà
la luna si è incantata, sorpresa e impallidita pian piano scolorandosi nel [C7]cielo spari[Fm]rà.
Sbadiglia una fi[Fm]nestra sul fiume silenzioso e nella luce [F7]bianca galleggiando se ne [Bbm]van
[Bbm]un ci[Fm]lindro, un [C7]fiore e un [F]frac
galleggiando dolce[C]mente e lasciandosi cu[F]llare
se ne scende lenta[C]mente sotto i ponti verso il[F] mare
verso il mare se ne [C]va
chi mai sa[F]rà, chi mai sa[C]rà quell'uomo in [F]frac
[A]adieu adieu ad[Dm]ieu adieu add[C]io al [F]mondo
ai ri[Bb]cordi del pas[F]sato ad un s[Bb]ogno mai sog[F]nato
ad un [Bb]attimo d'a[F]more che mai più[C] ritornerà[F]
Lala la [C]la lala la [F]la...