STACKOLEE
by Fred Waring's Pennsylvanians
Vari titoli: Stack O’Lee, Stackolee, Stagolee, Stackalee, ‘Stag’ Lee o Stagger Lee.
Prima versione pubblicata nel 1910 o 1911 in genere folk, ma c’è chi afferma che fu nel 1923 o 24.
È la storia di un balordo che uccise chi gli aveva preso il cappello in una disputa e fu poi condannato a morte.
Si racconta che la vittima disse: “Ho due figli e una moglie che mi ama, non mi uccidere” e l’assassino rispose “Non me ne frega niente dei figli e della moglie, mi hai preso il cappello e devo ammazzarti.”
Storia del 1895 nel Missouri che si dice essere vera.
Per la canzone mi riferisco alla versione di Mississippi John Hurt, nome d'arte di John Smith Hurt, artista di blues, country, bluegrass, folk e rock and roll, nato nel 1893.
Ottavo di dieci fratelli, Hurt imparò come autodidatta a suonare la chitarra all'età di nove anni. Il primo strumento, di seconda mano, gli venne acquistato dalla madre per un dollaro e mezzo.
Negli anni ‘20 lavorò come bracciante ma venne riscoperto nel 1963 riconosciuto tra i maggiori protagonisti del folk revival.
Dalle versioni di Mississippi John Hurt che ho ascoltato le strofe del testo risultano più o meno quelle che cerco di cantare. Faccio molta fatica perché le canta velocemente, un po’ di slang e qualche forma non proprio oxfordiana, ma ci provo… del resto lo sapete che faccio le cose “a modo mio”.